giovedì, dicembre 27, 2007

Roboanti mulini della notte

Un cavaliere giunse, in sella al suo cavallo, nei pressi di un piccolo villaggio di pescatori.
Appena passato il portale incontrò un vecchio pescatore e gli chiese dove potesse trovare un rifugio per un notte, che si preannunciava tempestosa.
Il vecchio pescatore offrì la sua dimora al cavaliere che la accettò senza esitare.
Giunti nei pressi della casa del pescatore, il cavaliere intravide la casupola del vecchio: una vecchia casa dove viveva con l'anziana moglie.
Entrò in casa e il vecchio pescatore e la moglie offrirono del pane e della zuppa di pesce al cavaliere che non indugiò a mangiare, in quanto erano tre giorni che non mangiava.
Finita la cena il cavaliere pose un interrogativo al vecchio pescatore:
- Come mai ospiti uno sconosciuto, avrei potuto essere un predone delle desolate lande del Nord?
Il pescatore, accesasi la pipa, guardò il cavaliere, sorrise come si sorride ai bambini piccoli e rispose:
-Non conosco nemmeno me stesso, non avanzo ipotesi sugli altri. È vero, avresti potuto essere uno spietato servo di Midar-restar, ma saperlo non vi avrebbe giovato.-
Il vecchio pescatore era il saggio maestro del pio bonzo Ses-wee-zo-ta, il mitico Mhei-co-nin.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

un saggio maestro come può non conoscere se stesso....

Ses-wee-zo-ta ha detto...

Caro mio, non dice che non conosce se stesso in quanto lui.
Sta facendo un discorso generale, comunque, ricorda, nessuno conosce a fondo se stesso, sennò l'avrebbe sempre saputo, il che è impossibile!

Mar-tee-nhon ha detto...

Sagge le parole di ses-wee-zoo-ta...

Anonimo ha detto...

il budda non conosce se stesso e la sua natura?

Anonimo ha detto...

l'illuminato non arriva anche alla piena conoscenza di se stesso?

Anonimo ha detto...

l'illuminato non arriva anche alla piena conoscenza di se stesso?