mercoledì, maggio 31, 2006

Il pianto del grande Cedro Danzante


Erano i grandi giorni della gloria di Murin-laif-fridec, i giorni nei quali l'acqua bruciava e il grande Cedro dispensava consigli.
La piccola Dalian aveva appena perso la voglia di vivere e allora il grande Cedro danzò per lei, pianse.
La piccola Dalian capì, crebbe con la gioia della vita in corpo.
Un inverno però, quando la gloria di Murin-laif-fridec smise di brillare, il freddo busso alla porta di Dalian, ormai adulta e sposata.
Lei decise di andare nel bosco a prendere la legna, tagliò il suo amico Cedro.
Il cedro pianse.
Dalian morì.

domenica, maggio 28, 2006

La ricerca


Chi cammina sopra le braci coglie l'istante.
Chi cammina sopra le menti intusce il tutto.

sabato, maggio 27, 2006

La vallata dei giacinti sognanti





Le parole sono il bruco.
Il pensiero è la Farfalla.

Le ali dell'aquila traportate dal dolce zaffiro

Chi vede l'alba della verità, grida la giustizia.

La purezza

Il mare è il mare, le roccie roccie.

La fonte

Sono anni che provo a comprendere la saggezza dell'uomo che pronunciò questa frase:
-Il silenzio grida consigli inudibili a chi ascolta con le orecchie -.

martedì, maggio 23, 2006

Anche se il sasso rompe la finestra, non è detto che da questa entri aria fredda

Ritorno da pochi giorni nella così detta "civiltà"(nome convenzionale attribuito dall'uomo a questo stato di organizzazione)...
Dopo aver trascorso i mesi passati spargendo il seme dell'Illuminata Via sulle fertili ed incontaminate menti di una piccola comunità di monaci tibetani, mi accingo a riportare tra voi la complessa semplicità della Bhudda's way.
Voglio raccontarvi un breve brano, il cui contenuto è talmente illuminante che potrebbe esser paragonato alla semplicità di un volo di rondine.

Durante le ultime mattine d'estate, il saggio raccontò questo brano al suo discepolo piu ingordo di verità:
-Agli albori delle prime ere, vi era una voragine che non riceveva acqua da secoli. Essa era di una forma tale da poter ospitare il piu bel giardino tra tutte le voragini e vallate vicine ma, non avendo fiumi che scorressero in essa, era tra le piu brutte e di questo se ne crucciava.
Una notte la voragine urlò con collera al cielo:"Quando l'acqua scorrerà tra le mie pietre, sarò ormai una montagna!"
Al che il cielo inizio a far cadere una goccia...il giorno dopo ne fece cadere un altra...il giorno seguente un altra...e così continuò per settimane.
La voragine sentendosi presa in giro urlò con ancora piu collera:"Quando un rigagnolo scorrerà tra le mie fenditure, sarò ormai un vulcano!"
Ma il cielo continuò così per secoli, ricevendo noncurante le imprecazioni della voragine ingorda di acqua.
Nei primi giorni della nuova primavera, la voragine si rese conto che conteneva così tanta acqua da formare un oceano, al che il cielo esclamo:"Quando un petalo del tuo prato volerà tra i miei venti, sarò ormai un filo d'erba!"-
E il giovane discepolo fu Illuminato.